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Nonostante abbia vissuto a Finale Ligure sino al 1970 devo ammettere di aver "scoperto" Finalborgo solo al mio ritorno a casa una quindicina di anni fa. E' il più antico rione di Finale Ligure: le sue origini vengono fatte risalire all'Alto Medioevo, sicuramente in epoca anteriore all'anno 1000 e presumibilmente il primo impianto risale all'epoca romana.

Nel XII secolo Enrico I detto il "Werth" (il guercio) venne investito  Marchese di Savona (feudo ereditato da Bonifacio Del Vasto) da Federico Barbarossa: ad uno dei suoi dei suoi successori, Enrico II, riservò il territorio che comprendeva oltre al finalese anche Noli e alcuni territori della Valbormida. Persa Noli per gli intrighi di Genova, Enrico II si ritirò a Finale Ligure e fece di Finalborgo la capitale marittima (quella montana era Millesimo) di quello che sarebbe diventato il Marchesato Del Carretto, uno dei più longevi e vivaci staterelli del Ponente Ligure (durò sino al 1602, quando l'ultimo Marchese, Sforza Andrea Del Carretto lo vendette alla Spagna per una somma esorbitante, 104.000 ducati, e si ritirò a Napoli per godersi l'incasso).
Finalborgo, stretta entro due fiumi che costituivano già importanti difese naturali, fu dotata di mura e sulla cima del colle soprastante (il Becchignolo) venne eretto un palazzo fortificato, quello che durante i secoli sarebbe diventato Castel Gavone (o Govone). Nonostante una lunga serie di secolari guerre con la potente Genova (i finalesi si rifiutavano di pagare la "tassa sul sale" e non disdegnavano la pirateria.....) il Marchesato rimase indipendente sino al XVII secolo: nella ghibellina  Finalborgo (Finalmarina, sede di cantieri navali, era meno importante), strettamente legata all'Imperatore, prosperavano i commerci e l'industria nonostante l'arroganza dei suoi Signori, avidi, dispotici e guerrafondai.
Una visita al Borgo è sicuramente raccomandabile: all'interno delle mura il turista può ammirare una serie di monumenti unica, fra questi la Chiesa di Santa Caterina (XIV secolo) purtroppo deturpata dalla trasformazione in carcere (!?) nella seconda metà del XIX secolo, il Palazzo Marchionale (XIV secolo), abitato dai Marchesi e successivamente dal Governatore spagnolo, la Piazza Dipinta (ancora affrescata in alcuni punti), contornata dai palazzi patrizi, Castel Gavone (XII secolo) con la celebre Torre dei Diamanti (riprodotta su un francobollo emesso qualche decina di anni fa), la fortezza spagnola di Castel San Giovanni (XVII secolo: a mezza costa tra il Borgo e Castel Gavone, è stato recentemente oggetto di una brutta ristrutturazione) ma soprattutto la Collegiata di San Biagio (primo impianto XIV secolo ma completamente distrutta e rifatta in epoca rinascimentale: ancora incompiuta la facciata). Sono poi tutti da scoprire i portali d'ardesia lavorata in bassorilievo nascosti nelle viuzze del centro (il più imponente è quello del Palazzo Marchionale).
Per un approfondimento vi rimando al mio sito personale http://alfredo45.altervista.org/.  
Per quanto concerne la Collegiata, l'interno è particolarmente sfarzoso (infatti molti dei tesori presenti in Santa Caterina vennero  qui trasferiti nel 1800) e ricco di sculture marmoree rinascimentali (da vedere con molta attenzione il Battistero posto all'entrata, il Mausoleo di Sforza Andrea Del Carretto in alto sopra il portone d'ingresso, il Pulpito con la rappresentazione dei 4 Evangelisti e la Balaustra dell'Altare Maggiore con i suoi angeli e la realistica tovaglia in pizzo); interessante il bel campanile, addossato alle mura e caratterizzato da una leggera pendenza).
Vi lascio ora alla galleria di fotografie: cliccate sulle miniature per visualizzarle (didascalie sulle immagini ingrandite).
 

Alfredo Izeta (Finale Ligure)

alcune vedute di Finalborgo

la Collegiata di San Biagio

 

 

 

 

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piazzascala.it -  maggio 2016