Oltre alla chiesa di San Petronio e alla Sala Borsa, un'importante attrattiva turistica di Bologna è costituita dalla Basilica di Santo Stefano, complesso ecclesiastico che si affaccia sull'omonima piazza con tre delle chiese superstiti (all'interno i resti di una quarta, la Chiesa della Trinità o del Martyrium): in origine infatti gli edifici religiosi erano ben sette e ricalcavano Gerusalemme come descritta da San Petronio. La tradizione narra infatti che quest'ultimo visitò la Terra Santa nel V secolo tornando dal suo pellegrinaggio deciso a riprodurre il Santo Sepolcro in un'area da lui scelta sulla quale fece iniziare la costruzione di una chiesa che sarebbe poi stata seguita da altre. In più riprese le chiese divennero sette ma a partire dal  XII secolo iniziarono le modifiche e i rimaneggiamenti sulla base delle cronache dei Crociati che avevano visto Gerusalemme otto secoli dopo e quindi ben diversa da quella osservata da San Petronio.
In realtà in loco esisteva già la chiesa dei Santi Vitale ed Agricola risalente al IV secolo (edificata sulle fondamenta di un tempio dedicato ad Iside) al cui interno si trovavano i sarcofagi dei due martiri, meta già allora di devoti pellegrinaggi. San Petronio venne tumulato nella chiesa del Santo Sepolcro da lui edificata (V secolo): la sua tomba venne riscoperta nel XII secolo e infine la salma venne trasferita nel 2001 nella grande basilica a lui intitolata in Piazza Maggiore.
Pur rimaneggiato, il complesso comprende anche il bel giardino,lo spazioso cortile di Pilato, il grande chiostro e alcune cappelle che si aprono all'interno della Basilica.
Le quattro chiese rimaste:

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quellichelacomit.it - luglio 2016