LE <TRE SONATE E TRE PARTITE PER VIOLINO SOLO> ED IL <CLAVICEMBALO BEN TEMPERATO> DI J.S. BACH
dal Notiziario 106 - Febbraio 1983

Nato nel 1685 da una famiglia dedita alla musica da quattro generazioni J.S. Bach, grazie allo studio ed alla assimilazione delle correnti musicali italiane, francesi e germaniche, può essere considerato il massimo esponente del barocco musicale tedesco.
Spirito profondamente religioso e maestro insuperato nell’arte del contrappunto, Bach rivela una ispirazione che si traduce in costruzioni di tipo architettonico che spiegano il fascino esercitato dal musicista sul pubblico (la produzione bachiana è sempre ai primi posti nelle classifiche discografiche).
La Philips ha proposto di recente una chiara interpretazione delle <Tre Sonate e tre partite per violino solo > eseguite da Gidon Kremer con una tecnica accurata e limpida nella polifonia e nella esecuzione delle corde doppie e degli accordi E’ una esecuzione sobria non priva di tensioni emotive che vale la pena di acquistare anche perché l’album discografico contiene una copia dell’autografo bachiano.
Del Clavicembalo ben temperato, opera didattica composta da J.S. Bach < ad uso della gioventù studiosa musicale come anche a particolare ricreazione di coloro che in questo studio siano già versati >, esistono sul mercato musicale due interessanti versioni
La miglior esecuzione su clavicembalo è senza dubbio quella di Gustav Leonhardt per chiarezza espositiva, regolarità ritmica e raffinatezza degli abbellimenti, in linea con le più avanzate interpretazioni musicali in cui Leonhardt è maestro indiscusso (Harmonia Mundi distribuito dalla Fonit Cetra).
Chi volesse gustare una incisione pianistica dell’opera di Bach non sbaglia acquistando la celebre, esecuzione incisa da Sviatoslav Richter negli anni 70 (Ricordi Orizzonte) considerata unanimemente dalla critica una delle interpretazioni più riuscite del pianista sovietico.
In effetti Richter, grazie ad una raffinata ricerca timbrica, un sovrano equilibrio dei ritmi e delle sonorità trasparenti, riesce a trasformare la complessa e polifonica, ma a volte arida, fatica di Bach in una costruzione poetica piena di colori.

Giuseppe Bardone

 

 

 

 

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quellichelacomit.it news - marzo 2016