CI SIAMO. E’ NATALE DI NUOVO. COSA PORTA IN CIASCUNO DI NOI ?
GIOIA PER GESU’ BAMBINO CHE NASCE O LUTTO PER UNA SOCIETA’ CHE MUORE ?

Trovo inutile sciorinare tante belle parole da inserire, come abbiamo fatto tutti in questi anni, in una specifica circostanza, adattandole appunto, più o meno convinti, “alla bisogna”, come succede ed è successo nelle grandi ed importanti ricorrenze, nello specifico anche in questo Natale.
Infatti, dette parole non sembrano più trarre input da particolari sentimenti di contentezza come quando, in tempi lontani, non si aveva niente e quel poco che avevamo veniva apprezzato, per cui si corre il rischio di impantanarsi nella retorica che finisce per svuotare ulteriormente anche ogni minima parvenza di positive sensazioni.
Ciò che succede nel mondo, realtà peraltro prevista con larghissimo anticipo, è il frutto di una gravissima malattia, che è andata peggiorando di anno in anno senza alcun antidoto alla guarigione, al punto da accorgercene giocoforza solo oggi, ma non perché prima non ce ne fossimo accorti, ma perché faceva comodo a tutti, in particolare alle istituzioni, ai governi e quant’altro, che detta malattia continuasse sino all’estremo limite della degenerazione patologica che sta, proprio anche in questi giorni prenatalizi, imponendosi attraverso trasformazioni sociali che, in assenza di regole, potrebbe dar vita a situazioni di imponderabile gravità. Da anni sostengo, inascoltato perché alle istituzioni fa comodo non sentire, che le democrazie sono malate gravi e che detto sostantivo, alias democrazia, ha perduto in toto il suo significato, trasformandosi in uno strumento che, salvando la faccia di chi si avvale di essa, permette invece di fare ciò che si vuole infischiandosene delle regole. E le Istituzioni “democratiche” ne costituiscono il più eclatante e triste esempio di questa esecranda realtà.
Non vorrei parlar di politica, ma trovo quanto mai necessario far dei riferimenti alle istituzioni italiane che tutto sono tranne che fulgidi esempi di democrazia, realtà che sembra creata apposta per danneggiare le persone oneste per bene succhiando loro il sangue con tasse, imposte, multe e mi fermo qui, dato che esse, più che la suddivisione dei poteri come si conviene in democrazia, sono diventate dei serbatoi di posti di lavoro ove, in nome della democrazia che tale non è, è possibile esercitare qualsiasi malaffare. Oggi gli Italiani soffrono e, questa sofferenza, li allontana anche dal Santo Natale in quanto il.… panettone costa caro. Uscendo dall’Italia, un evento sin a pochi giorni fa sembrava impossibile, ha rovesciato l’America con l’elezione democratica di un tale che, approfittando di questa metamorfosi sociale che sta estendendosi in tutto il mondo, ha fatto capire che i medici della succitata patologia, compresi i tanto famosi sondaggisti, non capiscono un.... tubo, dando uno schiaffo definitivo al passato con proiezioni future che sicuramente, a causa della loro imponderabilità, avranno dei risvolti planetari sui quali, per non turbare questa Santo Natale del 2016, forse è meglio non riflettere.
Oggi le democrazie sono morte, esiste il lutto democratico di cui a titolo, e chi si fregia di essere democratico o di vivere in una sana democrazia, o è un illuso oppure un disonesto.
Scusatemi lo sfogo ma, da quasi credente, mi faccio violenza psico-fisica per sperare che il Santo Natale porti serenità e bene a tutti, perequando un po’ di ricchezza affinché le nostre case non si trasformino in “stalle sociali” , di cui quella di Betlemme, detto ovviamente in senso metaforico traslato, era senz’altro più calda e confortevole.
Buon Natale a tutti !

ARNALDO DE PORTI - Feltre (Belluno)
 

 


 

 

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