L’UCCELLINO DI
NATALE
Favola liberamente interpretata
da Giovanni Lorè (La Spezia)
A passo svelto l’inverno è arrivato
e tanta neve dal cielo ha calato.
Il bosco di bianco è stato dipinto,
trasformato in un labirinto.
Gli uccellini nella paurosa e gelida notte
sono fuggiti in fretta e a frotte.
Però in un nido, dentro un cespuglio di agrifoglio
non più circondato da verdeggiante trifoglio,
un nidiace passero solingo è rimasto
senza alcun pasto
per attendere la nascita di Gesù Bambino
e chiedergli qualcosa… un regalino.
Nella notte del Santo Natale
tra il fragore di un batter d’ale
l’infreddolito uccellino
ha chiesto timoroso a Gesù Bambino
di far tacere il mugliare del vento
e di lasciar verde dell’agrifoglio il pigmento.
Gesù sorridendo al vicino angelo ha detto
di disegnare un fiume dal verde letto
per tuffar dentro l’agrifoglio
e non farlo restare più spoglio.
Rosse bacche l’angelo ha sparse sui rami
da farle sembrar dei ricami.
L’uccellino è volato via cinguettando
e per ringraziare il capo chinando.
Nell’atmosfera d’incanto
in
ciel è risuonato di Natale il canto.
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