|
quellichelacomit.it - le News di natale 2016
Se
si potesse definire una cucina per mezzo di metafore
cromatiche come si fa con i suoi aromi e sapori, il
colore della cucina ligure non potrebbe che essere
verde, argentato nel caso della salvia che entra nella
mitica focaccia con appunto quella alla salvia,
più scuro quello del timo, rosmarino, alloro, origano e
ortica, quest’ultima apprezzata in frittate e risotti;
verde brillante nel caso dell’olio (mitico quello del
Frantoio Bo di Sestri Levante ) e del condiggion:insalata
di cetrioli, lattuga, valeriana cipollotti,peperoni e
pomodori servita sopra gallette dei marinai; verde cotto
dello zemino, una sorta di ortolana, in cui affogare
ceci,seppie e gamberetti.
Molto rappresentativo sarebbe il verde smeraldo della
menta e del prezzemolo, protagonista del guazzetto che
insaporisce il leggendario cappon magro, e del basilico,
simbolo gastronomico della Liguria, quale ingrediente
base del pesto a sua volta tributario dell’agliata,
ottenuta frullando teste di aglio con acciughe ( non
sarde ), capperi e mollica impregnata di aceto.
Sono questi i sapori e colori che caratterizzano una
regione che, con le sue rare zone pianeggianti, aveva un
solo regalo per i propri abitanti: il legno dei suoi
boschi per costruire navi con cui viaggiare.
Si tratta di una strada maestra: il largo. Fu così che
il popolo ligure prese a solcare le rotte della seta e
delle spezie verso l’ Oriente ed il levante
mediterraneo, per secoli rivale numero uno della
Serenissima.
In fatto di vivande nei loro viaggi i liguri diventarono
maestri nell‘elaborare le materie prime disponibili o di
recuperare in delicate e al contempo gustose farce di
totani, moscardini e acciughe, di cipolle
lattughe,carciofi,melanzane, e zucchine con i loro fiori
giallo oro.
Non dimentichiamo la carne preferibilmente bianca : il
pollo arrosto nella ciappa ( lastra di pietra di Lavagna
), di coniglio, di tacchino o castrato o spezzatino di
capra con fagioli o di agnello in fricassea con
carciofi.
E ricordiamo anche la trippa: tripperie e friggitorie
erano fino a ieri vere e proprie istituzioni negli
angiporti dove si rifocillavano i camalli.
Questo breve scritto vuole tener viva la memoria degli
antichi sapori e colori che ancora oggi si trovano sulle
nostre tavole, alimenti che possono allietare le
prossime festività natalizie seguendo uno schema non
consueto per i non liguri.
Renzo Saitta, novembre 2016
|
quellichelacomit.it - le News di natale 2016