quellichelacomit.it news (settembre 2016)

 

 

Giovanni Lorè (La Spezia), poeta e acquarellista
 

Abbiamo il piacere di presentarvi il collega Giovanni Lorè nella sua duplice veste di poeta (lusinghieri i riconoscimenti di critica e di pubblico alle sue quattro sillogi) e acquarellista (ecco sette opere che raffigurano il mare).
piazzascala.it

 

CAMPANE A FESTA

da "Ali di Pietra" (Edizioni Helicon 2007)

Sgretola il silenzio del sagrato

la dolce preghiera dei fanciulli

bianchi, neri e gialli.

Si stringono forte le mani

e accompagnano

il risorto cero acceso.

Si dilata la calda luce

all’altare della croce

e agli angoli più oscuri giunge.

S’invera la parola del Vangelo

e sparge fertile il cammino,

come il fiume stende il letto

alla golena.

E i rintocchi delle campane

a lungo suonano a festa.

G.L.

 

LANGUE IL GIORNO

da "Nebbie" (Edizioni Helicon 2009)

Reclina la randa il giorno

e nel fumido orizzonte si perde.

L’aria brumosa sdrucciola e si infittisce

e il poggio rugginoso discolora.

Smorta la luce della luna

non schiara il volto cruccioso

di case sparse, solitarie.

Tra pareti ciarliere di silenzi

un vecchio ascolta pensoso

le voci querule d’un vento stanco.

Dispiega nere le ali la sua mente

e si sente sperduto

nelle mani tremanti del crepuscolo.
G.L.

 

BORGO D'AGOSTO
da "Echi di silenzi" (Edizioni Helicon 2012)

Addobbano festoni variopinti

le mura di cinta, grigie di secoli,

del turrito borgo chiassoso.

Nella piazzetta sotto le iridate

fiaccole di lampioni a margherita

suona un’orchestra a ritmi accelerati.

Danzano e saltellano gioiosi

giovani e anziani sotto gli sguardi

divertiti dei bimbi che alzano

al cielo acute esili voci.

Dall’alto, languida la luna mira

e segna in polvere di stelle,

che d’agosto fan capriole,

sulla lavagna eterna

le fantasie delle genti.

Su balze in lontananza echi di grilli

tristi piangono l'estate.

G.L.

 

SBOCCIA UN FIORE
da "Aliti d'autunno" (Edizioni Helicon 2014)

Nella chiaria d’un acceso mattino

e alle blandizie di fremente brezza

sboccia a biancheggiare

nel virente prato

un dondolante giglio delicato:

una bimba, un sole dalle calde gote

che infiamma d’amore i cuori.

Calpestii, gridi, bisbigli e sorrisi

pervadono l’ansiosa e agitata casa.

Spiccia dal camino del roggio tetto

serena nuvola di candide farfalle

che danzano in cilestro cielo

disegnando arabeschi di gioia.

Effluvio di gaudioso canto

d’usignoli in concerto sulla gronda

si dilata nelle dorate stanze

e gli animi di pace s’inghirlandano.

Tintinna e dondola piano piano

l’adorata culla, di sogni colma.

G.L

 

 

 

Sette acquarelli di Giovanni che hanno per soggetto il mare

cliccate sulle miniature per ingrandirle

 

 

 

 

 

 

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