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 Umm al-Rasās: il "castrum" romano e i mosaici della chiesa bizantina di Santo Stefano

A poche ore di distanza da Amman (ca. 80 km. a sud) sorgeva una volta un accampamento militare romano fortificato (ca. 160 x 140 metri di lato, III secolo d.C.) in grado di ospitare alcune centinaia di legionari: dopo l'abbandono dei romani, sostituiti dai bizantini,  il castrum venne saccheggiato allegramente dagli abitanti del luogo per utilizzarne il materiale al fine di costruire case, chiese e recinzioni dei propri terreni agricoli.
A pochi metri dall'accampamento nacque infatti un villaggio, quindi una una serie di chiese bizantine(a partire dal VI secolo): non molti anni dopo fu edificata la chiesa di Santo Stefano, con il suo stupendo pavimento a mosaico (osservando con attenzione le fotografie potrete notare come sia stato parzialmente deturpato dalla furia iconoclastica cristiana contro i volti delle persone e gli animali) cui seguì la costruzione di altri edifici religiosi  a seguito delle distruzioni causate dai frequenti terremoti che si susseguivano in questa porzione di territorio.
Una curiosità: a poche centinaia di metri nella steppa circostante spicca una torre (potete vederla nella dodicesima immagine) la cui sommità era occupata da uno stilita (un monaco cristiano anacoreta) che, per la sua presunta santità, veniva nutrito ogni giorno dalle popolazioni locali: l'edificio è sicuramente di alcuni secoli anteriori all'anno 1000 in quanto una sua raffigurazione è inserita nei mosaici della Chiesa di Santo Stefano.
N.B: gli scavi sono ancora in corso e si può facilmente prevedere che vedrà la luce altro interessante materiale archeologico (se saranno reperiti i fondi necessari....).
A. Izeta

 

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quellichelacomit.it -  luglio 2016