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PETRA: IL TESORO E LA VIA SACRA
 

 

Al termine del Siq il viaggiatore intravede una stretta lama di luce nella quale appaiono alcune colonne scavate nella friabile pietra rossa del sito:è il primo approccio con il notissimo Tesoro (alto una quarantina di metri), la prima tomba (in stile ellenistico) del cimitero nabateo immortalata in alcune pellicole cinematografiche fra le quali Indiana Jones e l'ultima crociata. La leggenda diceva che si trattava della tomba di un faraone che qui aveva portato il suo tesoro (nell'urna in alto si possono a vedere i colpi di arma da fuoco dei visitatori che cercavano in tal modo aprirla per impossessarsi del contenuto): in realtà il manufatto dovrebbe essere la tomba del re nabateo Areta III (87-62 a.C.). L'interno era completamente vuoto (identica circostanza per le altre sepolture: tuttavia ai piedi della scalinata d'ingresso sono state recentemente scoperte due tombe nabatee inviolate.
Il Tesoro rappresenta l'inizio della necropoli nabatea: di qui parte la Via Sacra (o Via delle Facciate) nella quale si susseguono decine di tombe meno elaborate scavate nella roccia e trogloditiche e alcune case private anche a più piani (come quella nell'ultima fotografia della galleria in basso.
La Via Sacra termina al teatro anch'esso scavato nella roccia: inizialmente scolpito per contenere ca. 3000 persone sedute, la capienza fu poi portata dai romani (insediatisi a Petra dal 106 d.C.) a 8000 spettatori per l'aggiunta della parte alta, ottenuta distruggendo un numero consistente di tombe.
Dopo il teatro si entra nella parte romana.
A. Izeta

 

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quellichelacomit.it -  ottobre 2016