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e fotografie di Alfredo Izeta
Una crociera e' un mezzo piuttosto comodo per vedere
il mondo se non vi limitate a trascorrere
pigramente il vostro tempo al comodo riparo
delle strutture della nave che vi ospita.
Oggi voglio parlarvi di una mia visita a Cuba, scoperta da
Cristoforo Colombo nel 1492 e da lui chiamata Isla Juana......
Scendendo dal vostro mezzo di trasporto avete subito la possibilita' di
rendervi conto di
quello che vi aspetta al di la' della banchina e metabolizzarlo nel modo migliore anche se
in maniera un po'
frettolosa.
Dopo aver superato l'aeroporto e/o lo scalo portuale (entrambi piuttosto
obsoleti, si adattano all'atmosfera sonnacchiosa e vagamente irreale dell'Avana) il turista
con grande stupore
ha l'impressione di essere tornato indietro nel tempo, precisamente negli anni '50.
Infatti, uscita nel 1959 dalla feroce dittatura di Batista (sponsorizzato
dagli americani), Cuba e' entrata in un lunghissimo periodo gestito dal governo
filosovietico della famiglia Castro, il cui principale esponente,
Fidel, e' deceduto poco tempo fa sostituito dall'ottantacinquenne
fratello Raul, la cui successione e' gia' destinata a uno dei
giovani Castro (la repubblica e' praticamente diventata una monarchia come accade
nella stragrande maggioranza dei regimi dittatoriali).
Una delle prime mosse di Fidel e' stata quella abolire la proprieta' privata e
di vietare l'importazione nell'isola di automezzi stranieri al di fuori delle
orrende vetture
russe (recentemente il vincolo e' stato attenuato, ma solo a favore di
pochi eletti).
Il risultato:ancora oggi a Cuba circolano parecchie decine di migliaia di
vecchie autovetture
americane (a mero titolo esemplificativo Cadillac,
Chevrolet, Buick, Oldsmobile, Chrysler ma non solo) presenti nell'isola gia' prima del 1959.
La maggior parte e' stata adibita a uso
pubblico (soprattutto taxi, molto piu' caratteristici ma piu' costosi di quelli 'normali' e
utilizzati in particolare a tour della capitale e dell'intera isola, ma anche come mezzi di vendita di generi alimentari
e diversi).
Lo stato di conservazione varia dall'ottimo al precario (e' un vero e
proprio miracolo data la mancanza di pezzi di ricambio - i cubani si sono adattati a costruirseli in
casa o piu' semplicemente hanno eliminato pezzi di carrozzeria.... - e
lo stato infame delle strade dell'isola in ogni suo punto) a seconda
dell'amore che il proprietario dedica alla sua auto.
Provate a dare un'occhiata alla galleria di fotografie cliccando
sull'icona sottostante per visualizzarla. Da sottolineare che molte di esse
(soprattutto le auto pubbliche, hanno due tipi di
trazione per aggirare il tremendo consumo di carburante dei veicoli di
questo tipo che come noto si 'ubriacano' di carburante.
Alfredo Izeta - gennaio 2017
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